Pascal
Pascal linguaggio di programmazione di alto livello formulato all’inizio degli anni Settanta a Zurigo dall’informatico svizzero N. Wirth e che prende il nome dal matematico e filosofo francese B. Pascal. Può essere classificato come:
• linguaggio procedurale, perché si basa sulle procedure per la semplificazione degli algoritmi;
• linguaggio compilato, perché deve essere tradotto in codice macchina prima di poter essere eseguito;
• linguaggio strutturato, perché usa i tre schemi di controllo (della sequenza, dell’alternativa e del ciclo; → Böhm-Jacopini, teorema di) per costruire gli algoritmi, rendendo la programmazione più vicina al linguaggio umano (si veda anche → funzione (in un linguaggio di programmazione)).
Basato su un altro linguaggio procedurale strutturato, l’algol (nato in Europa negli anni Cinquanta del secolo scorso e considerato il primo di questo tipo), il Pascal ha avuto il merito di semplificarne notevolmente la sintassi e ha aggiunto altri tipi di dati e strutture di dati, quali:
• il sottocampo (o subrange), che consente di definire un sottoinsieme di valori relativo alle variabili di tipo numerico e non numerico;
• l’enumerazione di dati, che attribuisce un nome simbolico a un elenco di dati;
• il file, che permette la lettura e la scrittura dei dati attraverso strutture sequenziali di dati contenuti in file esterni;
• il record, che raggruppa dati diversi in campi per la ricerca, ordinamento, elaborazione dei dati stessi;
• il set, che raggruppa in uno stesso insieme elementi dello stesso tipo, affinché possano essere elaborati dal programma tramite le usuali operazioni tra insiemi.
Il Pascal non ha avuto una grande diffusione in campo applicativo, anche se è stato molto utilizzato in ambiente accademico e soprattutto proposto in ambito didattico come modello per la tecnica della programmazione.