parco di arte contemporanea
parco di arte contemporànea locuz. sost. m. – I parchi e i giardini di sculture, i centri di arte e natura, gli interventi di Land art e gli Earthworks o i progetti di opere Site specific si sono sviluppati in numero e qualità considerevoli in Italia e in Europa a partire dagli anni Sessanta del 20° secolo. In essi la natura non è più il semplice contenuto di un’opera d'arte: i dintorni silvestri e la creazione artistica entrano infatti in una relazione molto più profonda e intima di quella che già caratterizzava parchi e giardini che fin dall’antichità si sono arricchiti di sculture (a esempio dei quali valga per tutti il parco dei mostri di Bomarzo, del 16° secolo). Nel 21° secolo possiamo quindi parlare di interventi mirati a scongolgere un ordine naturale per ottenere un risultato quasi esclusivamente intellettuale, come dimostra l’intervento di Alberto Burri a Gibellina, il cui Grande cretto (1985-89) rese omaggio alla cittadina cancellata dal terremoto del 1968. Esempi di parchi di sculture, in un’accezione più vicina al concetto di parco, in Italia sono: Fiumara d’arte (fiumara in dialetto siciliano indica il letto di un fiume che rimane in secca per la maggior parte dell’anno e riprende vita solo durante la breve stagione delle piogge), in cui le opere di Tano Festa, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Hidetoshi Nagasawa si snodano da Castel di Tusa sino a Messina; il Cielostellato (a Ostellato, Ferrara) nel delta del Po, dove dal 1998 sono stati organizzati atelier estivi di scultura all’aperto con artisti italiani di diverse generazioni e provenienza geografica sul tema del cielo, delle stelle e dell’acquaticità del territorio; il Parco internazionale della scultura contemporanea a Pietrasanta (Lucca), ideale prosecuzione all’aperto del Museo dei bozzetti, che si snoda per le strade, le piazze, i giardini non solo del centro, ma anche delle frazioni del comune; il Parco della scultura in architettura a San Donà di Piave, che accoglie sculture di artisti, architetti e designer, tra i quali Bruno Munari, Aldo Rossi, Sol LeWitt, Gabriele Basilico; il Parco delle sculture di Franciacorta, nato per celebrare il terzo millennio, che ospita 13 sculture di giovani artisti internazionali; il Parco della scultura di Castelbuono, museo all’aperto e luogo d’incontro sulle colline umbre; il Parco di scultura di Villa Glori, realizzato nel 2000 dal Comune di Roma su progetto di Daniela Fonti con opere di Jannis Kounellis, Eliseo Mattiacci, Paolo Canevari; il Parco internazionale della scultura di Catanzaro, che accoglie le opere create dal 2005 da artisti di chiara fama per Intersezioni, nell’area archeologica di Scolacium. Sempre in Italia, troviamo poi esempi di parchi di scultura monografici come: il Giardino dei tarocchi di Niki De Saint Phalle, nel cuore della Maremma, completato nel 1996; l’Open-air museo di Italo Bolano, a San Martino (Portoferraio, Livorno); il Parco della scultura a Matera, realizzato con opere di Antonio Paradiso in un’antica cava in disuso. In Europa, infine, si ricordano: il Parco delle sculture del centro d’Europa, a 20 km da Vilnius, dove artisti lituani, ma non solo, vengono a dare il loro contributo artistico dal 1993; il Castello e parco di sculture di Vascoeuil, in Normandia, che ospita opere di A. Volti, Salvador Dalí, Fernand Léger, Victor Vasarely; lo Yorkshire sculpture park nel Regno Unito. Con intento di memoria storica chiude questa panoramica il Parco delle statue di Budapest, che conserva le statue del regime comunista rimosse, ma non distrutte, dall’amministrazione cittadina.