PARASSITOLOGIA (XXVI, p. 308)
Nonostante i crescenti progressi nel campo dell'igiene e della profilassi, alcune elmintiasi, come per es. la schistosomiasi da Schistosoma mansoni, che si sta paurosamente diffondendo nell'America Meridionale, rappresentano ancora oggi problemi sanitarî gravissimi e minacce serie per la salute di interi paesi. Sebbene le ricerche sistematiche sui protozoi e sugli artropodi siano relativamente recenti, tuttavia tra la fine del secolo scorso e i primi anni di questo secolo venivano descritti i principali parassiti e definiti i quadri morbosi da essi prodotti. Rappresentano eccezioni la toxoplasmosi, malattia provocata dal Toxoplasma gondî, la cui conoscenza nella patologia umana è di questi ultimi anni e, qualora le spirochete vengano incluse nella Protozoologia, la spirochetosi discromica, malattia del continente americano che andava sotto nomi indigeni diversi (Purù-Purù, Caratè, ecc.) e il cui agente etiologico il Treponema carateum, è stato descritto solo nel 1940. Le ricerche sul ciclo di sviluppo dei parassiti malarici, alle quali tanto impulso diedero gli studiosi italiani, hanno recentemente dimostrato l'esistenza di un ciclo al di fuori dei corpuscoli rossi, chiarendo così molti lati restati ancora oscuri nell'infezione malarica (v. malaria, in questa App.).
I moderni mezzi di comunicazione e quindi il pericolo di trasportare rapidamente artropodi trasmettitori di malattie da paese a paese (ricordiamo la gravissima epidemia di malaria nel Nord del Brasile propagata dall'Anopheles gambiae, importato con gli aerei dall'Africa), così come le necessità belliche, hanno incoraggiato le ricerche di sostanze efficaci nella lotta contro gli artropodi. Tra le più importanti conquiste nel campo sanitario, realizzate in questo ultimo decennio, vanno annoverati alcuni potentissimi insetticidi (v. ddt; insetticidi, in questa App.) ai quali probabilmente è dovuta la scomparsa quasi integrale della malaria da alcune regioni della terra. Secondo molti parassitologi, la diminuita mortalità infantile, verificatasi nel dopoguerra, è probabilmente dovuta alla sistematica distruzione delle mosche, così importanti nella trasmissione delle malattie infettive, soprattutto intestinali.
Anche per ciò che si riferisce alla chemoterapia delle malattie parassitarie dobbiamo ricordare i notevoli progressi raggiunti con i derivati acridinici e chinolinici nella malaria, con derivati antimoniali nella schistosomiasi, con la fenotiazina in molte elmintiasi, ecc.
Va infine segnalato un moderno e interessante capitolo della parassitologia che si occupa dell'utilizzazione di parassiti utili all'uomo; da tempo il parassita malarico viene usato nella terapia di forme nervose della sifilide e, in agraria, si cerca oggi di utilizzare molti artropodi parassiti di animali dannosi all'agricoltura.
La moderna tendenza degli studî parassitologici, pur continuando nell'approfondire le conoscenze sulla biologia e sulla posizione sistematica dei parassiti, si è spostata verso la cura e la prevenzione delle malattie da essi prodotte.
Bibl.: Trattati: G. Alessandrini, Parassitologia dell'uomo e degli animali domestici, Torino 1929; E. Brumpt, Précis de Parasitologie, Parigi 1936; F. C. Craig, C. E. Faust, Clinical Parasitology, Londra 1937. - Riviste: Rivista di parassitologia (Roma); Rivista di malariologia (Roma); Acta Medica Italica di malattie infettive e parassitarie (Napoli); Annales de parasitologie humaine et comparée (Parigi); Bulletin de la Société de pathologie exotique (Parigi); Parasitology (Londra); Journal of parasitology (New York).