paracadute
paracadute [Der. del fr. parachute, comp. di para- "para-1" e chute "caduta"] [FTC] [MCF] Nel-l'aeronautica, dispositivo per ridurre a valori accettabili la velocità di caduta nell'atmosfera terrestre, o di un pianeta, di un grave vincolato a esso, in partic. di un membro dell'equipaggio di un aeromobile o di un veicolo spaziale in atterraggio su un pianeta provvisto di atmosfera. Preconizzato da L. da Vinci (1514) in forma di piramide di tela con il vertice in alto, fu realizzato nella classica forma a calotta vagamente sferica e provato (con lanci da una mongolfiera) dai fratelli A.-J. e J.-B.-O. Garnerin a Parigi nel 1797. Nella forma normale è attualmente costituito da una calotta di tela leggera e resistente (velatura), di solito di nailon, sagomata da un fascio di funi (fascio funicolare) che convergono a due o più punti di attacco al carico; normalmente ripiegato in un piccolo pacco, si apre e si dispiega automaticamente con vari meccanismi (a strappo per opera di una funicella fissata all'aeromobile o per trazione di un piccolo p. ausiliario apicale, detto calottino estrattore, che si libera subito oppure è liberato da un dispositivo a pressione barometrica) o, nel caso di un uomo in caduta (p. pilotati), a comando di questi; la calotta è provvista di un foro apicale, con funzione stabilizzatrice, e, spesso nel caso di p. pilotati, di fenditure e di funi di manovra per dirigere il moto di discesa verso un prefissato punto del suolo (la calotta e il fascio funicolare hanno allora forme speciali, per es. ad ala). Nel caso di p. a calotta, assumendo quest'ultima come una calotta sferica, la resistenza offerta dal p. è CrSρv2/2, con S area della calotta, ρ densità dell'aria, v velocità limite di discesa (il valore costante è assunto piuttosto rapidamente se la quota di lancio non è bassa) e Cr coefficiente adimensionato che vale tra 0.8 e 1; per es., un carico di massa 75 kg (in media, la massa di un uomo) appeso a un p. con calotta di circa 50 m2 (diametro di 5÷6 m) scende a terra alla velocità di circa 5 m/s (18 km/h), che dà un impatto con il suolo un po' rude, ma tutto sommato accettabile.