Antropologo, igienista, patologo e scrittore italiano (Monza 1831 - San Terenzo 1910). Esercitò dapprima la professione medica in Argentina; tornato in Italia, fu prof. di patologia generale nell'univ. di Pavia (dal 1860), dove fondò il primo laboratorio di patologia generale in Europa. Deputato al parlamento e senatore, fece creare a Firenze la prima cattedra italiana di antropologia e ne assunse l'insegnamento (1870). Assertore convinto delle teorie darwiniane, ne studiò molti problemi (atavismo, pangenesi, selezione sessuale, ecc.); si occupò di varî argomenti di antropologia fisica (conformazione del cranio, ecc.). Creò a Firenze un museo antropologico-etnografico, fondò la Società italiana di antropologia e diresse (dal 1871, con F. Finzi) il periodico Archivio per l'antropologia e la etnologia. Notevole fu anche la sua opera divulgativa coi fortunati volumi: Fisiologia del piacere (1854); Fisiologia del dolore (1880); Fisonomia e mimica (1881). Scrisse anche romanzi (fra cui Un giorno a Madera, 1868, che ebbe larga diffusione) e altre opere letterarie.