Disciplina sportiva dell’antica Grecia, in cui si fondevano il pugilato (senza uso del cesto) e la lotta. L’atleta che la praticava si chiamava pancraziaste.
Nel p. erano consentite tutte le tecniche di combattimento, tranne il mordere e graffiare; lo scopo finale era l’immobilizzazione dell’avversario (a differenza della lotta, il cui obiettivo consisteva nello sbilanciamento dell’avversario fino a farlo cadere in terra). Per la varietà delle tecniche, il p. godette di grande popolarità soprattutto fra i Romani.