Panamá
Geografia umana ed economica
di Anna Bordoni
Stato dell'America Centrale istmica. La popolazione, che al censimento del 2000 era pari a 2.839.177 ab., a una stima del 2006 era arrivata a toccare i 3.191.300 ab., con un incremento abbastanza elevato, dovuto prevalentemente al movimento naturale (la natalità, nel 2006 era di circa il 22‰ contrapposta a una mortalità scesa al 5,3‰).
All'inizio del 21°sec. le condizioni di vita di P. hanno registrato un sensibile deterioramento, con un forte aumento del tasso di disoccupazione urbana e un totale abbandono del settore agropastorale. Il governo del presidente M. Torrijos Espino, insediatosi nel maggio 2004, ha posto tra gli obiettivi prioritari la lotta alla corruzione e alla povertà, che, in un Paese in cui domina ancora una rilevante concentrazione della ricchezza, affligge il 40% della popolazione totale. Un forte rilancio hanno avuto i grandi piani di infrastrutture, quali la costruzione di una nuova autostrada tra le città di Panamá e Colon e di un gasdotto che unisca P. alla Colombia, nonché la modernizzazione del sistema dei trasporti urbani della stessa capitale. Tuttavia la grande sfida che il Paese intende affrontare è il faraonico progetto di allargamento del Canale, il cui costo si aggira attorno ai sette miliardi di euro e i cui tempi di realizzazione richiederebbero una decina di anni. Questa opera riveste una grande importanza per P., la cui economia dipende in larga misura dal traffico interoceanico: infatti, circa il 5% del commercio mondiale e il 20-25% delle merci trasportate via mare verso gli Stati Uniti, la Cina e il Giappone passano attraverso il Canale, che con i diritti di transito contribuisce per il 18% alla formazione del PIL nazionale. La costruzione di nuove e più ampie chiuse consentirà il passaggio a un maggior numero di navi attraverso questo crocevia strategico tra il Nord e il Sud del continente americano e gli oceani Atlantico e Pacifico.
Tra le altre attività produttive occorre ricordare, sempre nell'ambito dei servizi, quelle finanziarie: favorita dall'assenza di controllo sulla provenienza e sui movimenti di capitali stranieri, P. si è affermata quale importante piazza offshore, anche se il Paese, in seguito alle pressioni internazionali, ha adottato una serie di provvedimenti antiriciclaggio.
Storia
di Ciro Lo Muzio
Dopo il ritorno del Canale sotto il controllo panamense (dic. 1999), nel 2000 venne avviato un progetto quinquennale per il suo ammodernamento; nello stesso tempo il governo negoziava un accordo con gli Stati Uniti per la repressione del traffico di stupefacenti, intensificatosi nel Canale. Benché osteggiato dall'opposizione, in particolare dal Partido Revolucionario Democrático (PRD), il patto fu siglato nel febbraio 2002. L'introduzione di leggi tese a imporre maggiore rigore e trasparenza nel sistema finanziario guadagnò al Paese l'approvazione internazionale e la sua cancellazione dalla lista nera dei 'paradisi fiscali'. La difficile situazione economica, l'aumento del tasso di disoccupazione e, soprattutto, la diffusa disillusione nelle possibilità di rilancio dell'economia grazie alla riacquisizione del Canale appannarono, tuttavia, notevolmente la credibilità della presidente, M. Moscoso de Gruber, eletta nel 1999, che fronteggiava un'opposizione sempre più aggressiva, mentre un numero crescente di consensi si era andato saldando intorno alla candidatura alla presidenza di M. Torrijos Espino (figlio del generale O. Torrijos Herrera, dittatore di P. dal 1968 al 1981), appartenente al PRD. Le elezioni presidenziali (maggio 2004) confermarono i pronostici, assegnando la vittoria a Torrijos Espino con il 47,4% dei voti.
Alle elezioni legislative, svoltesi contemporaneamente, la coalizione Patria Nueva ottenne il 43,9% delle preferenze e 43 seggi (42 dei quali andavano al PRD e 1 al Partido Popular), seguita da un'altra coalizione, Visión de País, che ebbe il 33,1% e 23 seggi (16 al Partido Arnulfista, 4 al Movimiento Liberal Republicano Nacionalista e 3 al Partido Liberal Nacional), dal Partido Solidaridad (15,7% e 9 seggi) e da Cambio Democrático (7,4% e 3 seggi). Sedate le proteste popolari provocate dalle voci che prospettavano la privatizzazione della Caja de Seguro Social, il fondo di previdenza sociale ormai vicino alla bancarotta, il governo varò in dicembre una serie di riforme in ambito pensionistico. Per incentivare la ripresa economica del Paese, si valutò l'ipotesi di un allargamento del Canale, mentre proseguivano i negoziati con gli Stati Uniti (avviati nel 2001) su un accordo bilaterale di libero commercio.