PANAKEIA (Πανάκεια, Πανάκν, Panacea)
Dea, figlia di Asklepios e di Epione o, secondo altri, di Lampetia, sorella di Podalirio, Macaone, Iaso, Akeso, Egle e Igea.
Nonostante il suo nome "colei che guarisce tutto" non era una semplice astrazione senza un significato religioso, ma aveva un posto preciso nel culto di Asklepios; lo dimostrano un'iscrizione di Kalymna (I. G. A., 472) su cui è ripetuto due volte il suo nome in una dedica, la sua presenza insieme ad Asklepios nel giuramento del medico, la sua ammissione nel peana di culto già nel V secolo.
Altari a lei dedicati sono tramandati per Epidauro (I. G2., iv, 1, 388), Coo (Herond., 4, 3) e Oropo (Paus., i, 34, 4) insieme ad Atena Paionìa, divinità prima separata, poi accolta nel cerchio di Asklepios.
In un rilievo sacro con iscrizioni trovato nell'Asklepieion di Atene P. stante si stringe ad Asklepios seduto, alla presenza di Akeso e Iaso, anch'esse stanti, e di Epione seduta. Un suo àgalma era nel tempio di Asklepios a Sidone (Suppl. Ep. Gr., vii, 265).
Bibl.: Ath. Mitt., XVII, 1892, 243, fig. 7 (rilievi di Atene); Ed. Thrämer, in Roscher, III, 1897-909, i, c. 1482-1491, s. v.; von Blumenthal, in Pauly-Wissowa, XVIII, 1949, c. 445-6, s. v.