OSTRAVA MORAVSKÁ (tedesco Mährisch Ostrau; A. T., 59-60)
Città della Cecoslovacchia, nella Moravia nord-orientale, situata sulla riva sinistra dell'Ostravice, presso la confluenza di questo fiume nell'Oder, a 217 m. s. m. Deve la sua importanza al fatto di essere situata al centro di un'importantissima zona mineraria, ricca soprattutto di carbon fossile. I primi giacimenti si cominciarono a sfruttare verso il 1870, e da allora in poi lo sfruttamento ha proceduto assai intensamente; attualmente l'industria del carbon fossile occupa 20-25.000 operai e dà i ¾ del carbone cecoslovacco. Ha grande sviluppo anche l'industria metallurgica e siderurgica (8 altiforni nel sobborgo di Vítkovice; fabbriche di macchine, generatori di vapore, ecc., con grandi impianti modernissimi). Notevoli anche le fabbriche di cemento, di laterizî, di prodotti chimici, e le raffinerie di olio minerale. La popolazione, che nel 1900 era di 30.125 ab., è salita nel 1930 a 125.347 ab. (la maggior parte Cèchi e Polacchi) per l'annessione dei vicini centri di Přívoz (ted. Oderfurt) e Vítkovice (ted. Witkovitz) coi villaggi industriali di Zábrěh, Mariánské Hory (ted. Marienberg), Nová Ves (ted. Neudorf) e Hrabuvka. Ostrava annovera numerosi istituti d'istruzione media ed è un centro ferroviario di grande movimento.