Processo di rarefazione ossea con diminuzione della massa scheletrica senza una rilevante alterazione percentuale della componente minerale del tessuto osseo residuo. Si distinguono varie forme di o. in base alle cause e ai diversi meccanismi patogenetici: squilibri endocrini (soprattutto quelli conseguenti alla menopausa, disfunzioni delle paratiroidi), malnutrizione (carenza alimentare di calcio e proteine), malassorbimento intestinale del calcio (da senilità, gastroresezione), grave insufficienza epatica e renale, prolungata immobilizzazione (per fratture, paralisi, miopatie). Il termine ha acquisito un più vasto significato che fa riferimento, oltre che alle peculiari alterazioni ossee, anche alla sintomatologia dolorosa che si instaura nei casi avanzati. Tra le diverse sindromi osteoporotiche ha particolare interesse pratico l’o. senile, sia per la sua elevata frequenza sia per la possibilità di prevenirla, nella maggior parte dei casi, con una corretta alimentazione, tale da assicurare un sufficiente apporto di calcio e proteine.