OSMIO
. Elemento chimico con simbolo Os, peso atomico 190,8, numero atomico 76. Scoperto nel 1803 da Smithson Tennant nel platino nativo e così chiamato per l'odore (ὀσμή) irritante che emana il suo tetrossido. Si rinviene sempre nei minerali di platino, specialmente come osmiuro d'iridio.
Proprietà. - Allo stato compatto ha colore bianco-grigiastro, lucente; è molto duro, abbastanza duttile e malleabile. È il più pesante dei corpi conosciuti, avendo peso specifico 22,5, circa doppio di quello del piombo. Fonde a 2500°-2600°.
Composti. - Presenta in questi grandi analogie col rutenio, suo omologo nel sistema periodico degli elementi. Si comporta da bi-, tri-, tetra-, esa- ed ottovalente. Fuso con potassa e nitro dà l'osmiato potassico K2OsO4, 2H2O, di colore violetto scuro. Il composto più importante e caratteristico è il tetrossido OsO4 derivato dall'osmio ottovalente, detto impropriamente acido osmico; si prepara arroventando all'aria l'osmio in polvere, ovvero facendovi agire cloro in presenza di acqua. Si presenta in cristalli monoclini, fusibili a 40°; la sua soluzione acquosa ha reazione neutra; ha odore molto acuto, penetrante, che ricorda quello del cloruro di zolfo; molto volatile già a temperatura ordinaria, va maneggiato con grande precauzione perché a contatto delle mucose si decompone, generando gravi e persistenti irritazioni. La facile formazione e decomponibilità di questo tetrossido si utilizza per ottenere l'osmio puro. Si conosce soltanto un altro composto derivato dall'osmio ottovalente, il fluoruro OsFl8, solido, cristallino, ottenuto per azione del fluoro sull'osmio e che con acqua genera il tetrossido e acido fluoridrico.
Riconoscimento. - I composti di osmio si rìconoscono in generale per l'odore irritante del tetrossido OsO4 che emanano, se riscaldati con l'acido nitrico; il tetrossido per la colorazione rossa che dà riscaldato con tiourea e poco acido cloridrico.
Usi. - Per il suo altissimo punto di fusione l'osmio si adoperava nel passato per preparare i filamenti delle lampade elettriche; oggi è sostituito dal tungsteno. Il tetrossido, in soluzione acquosa all'1%, è usato in microscopia, per ricerche istologiche, poiché agisce sulle sostanze organiche, specialmente sui grassi, riducendosi ad osmio metallico e colorandole quindi in nero.