Oscar
Il più importante premio del cinema
L’Oscar è il più antico e famoso premio cinematografico, considerato il simbolo del cinema hollywoodiano. È rappresentato da una statuetta, rivestita in oro, raffigurante un uomo in piedi sulla bobina di un film che ha in mano una spada. Viene assegnato dall’Academy of motion picture arts and sciences (AMPAS), l’associazione statunitense degli artisti del cinema
Il premio dell’Academy, più noto come Oscar, esiste dal 16 maggio 1929. Quella sera, infatti, furono assegnate le prime statuette nel corso di una festa privata presso il Roosevelt Hotel di Hollywood. Da allora ogni anno vengono premiati i migliori film e i migliori artisti o tecnici che nelle diverse categorie hanno contribuito alla realizzazione di un film, dal produttore al regista, dagli attori agli sceneggiatori, fino alle maestranze tecniche.
Il premio, però, venne chiamato Oscar solo nel 1931. Un noto aneddoto racconta che la bibliotecaria dell’AMPAS nel guardare la statuetta abbia esclamato: «Sembra proprio mio zio Oscar!»: di qui il nome.
Gli Oscar vengono assegnati all’inizio di ogni anno, in modo da poter valutare tutti i film usciti nelle sale l’anno precedente. I premi sono destinati a dar risalto a opere e artisti del cinema statunitense, con una strategia di promozione rimasta immutata negli anni. Anche se nel 1956 è stato istituito il premio per il miglior film straniero, rimane schiacciante l’interesse per i prodotti nazionali e in particolare hollywoodiani. Dagli anni Quaranta la cerimonia di premiazione è un grande show, trasmesso in televisione dal 1952 e molto seguito.
I premi Oscar sono dunque attribuiti dall’Academy; i membri di questa associazione vengono chiamati a farne parte esclusivamente su invito, dopo essersi distinti in particolari settori cinematografici. Rimangono in carica per tutta la vita e il loro numero, dai cinque iniziali, è cresciuto ogni anno. Far parte dell’Academy dà molto prestigio, e pochissimi rifiutano la ‘chiamata’. Il primo requisito richiesto è aver ricevuto almeno una nomination. Tuttavia ci sono state eccezioni che hanno suscitato polemiche: come nel caso della nomina di Barbra Streisand quando l’attrice non aveva ancora interpretato il suo film d’esordio, Funny girl (1968) di William Wyler. Il vincitore dell’Oscar di ogni categoria viene scelto tra i finalisti selezionati, ossia tra le cosiddette nominations. Queste candidature sono decise da un gruppo ristretto di specialisti nei diversi settori: registi, attori, sceneggiatori, direttori della fotografia, costumisti. Esse rappresentano quindi il riconoscimento di stima professionale per gli artisti da parte dei loro stessi colleghi. Sulla base delle nominations vengono poi votati i vincitori, questa volta da tutti gli iscritti all’Academy.
Nella storia dei premi Oscar si contano personaggi che hanno ricevuto numerosi premi e altri che, invece, sono stati dimenticati.
A detenere il primato delle vincite (quattro) nella categoria degli attori è Katharine Hepburn. E se l’Academy nell’assegnare l’Oscar come miglior attrice non protagonista a Hattie McDaniel, la Mammy del pluripremiato Via col vento (1939) di Victor Fleming, vantò il merito di aver premiato per la prima volta un’attrice nera, per contro dimenticò sempre il talento del regista Stanley Kubrick, mentre riservò solo un consolatorio premio speciale a Charlie Chaplin per Il circo (1928) prima di assegnargli un Oscar alla carriera nel 1972. Molti altri i grandi esclusi: Orson Welles, ma anche King Vidor, Howard Hawks, le attrici Greta Garbo, Marlene Dietrich, Marilyn Monroe, gli attori Cary Grant e Kirk Douglas.
Anche tra i generi ve ne sono stati di emarginati e di prediletti: così rarissimi sono i film western premiati (Ombre rosse, 1939, di John Ford fu battuto da Via col vento), mentre notevole è sempre stata l’attenzione riservata ai kolossal. La fortuna del kolossal negli anni Sessanta fu inaugurata proprio dagli undici Oscar assegnati a Ben Hur (1959) di William Wyler.
I premi Oscar non si limitano, quindi, a registrare le tendenze del cinema statunitense, ma le orientano. Un’ultima osservazione: la storia degli Oscar è ricca di esempi di film premiati a scapito di altri più interessanti; spesso, infatti, è stata sacrificata la qualità privilegiando un contenuto ritenuto più rassicurante.