OSAS (sigla dell’ingl. Obstructive Sleep Apnea Syndrome)
Sindrome dell’apnea ostruttiva durante il sonno, che si verifica per un’occlusione delle vie aeree superiori a livello dell’orofaringe; l’apnea che ne consegue provoca un’asfissia relativa e un breve risveglio, con la conseguente apertura delle vie aeree, e il riaddomentamento del paziente; tale sequenza si ripete molte volte durante la notte (anche 500), con conseguenze sia sulla continuità del sonno che sull’apparato respiratorio, cardiocircolatorio e cerebrale. Colpisce soprattutto gli uomini fra i 40 e i 70 anni con l’abitudine di russare.
Una predisposizione anatomica, l’ipertrofia tonsillare, l’eccessiva lassità dei muscoli, l’assunzione di alcol, l’obesità e il deposito di grasso nei tessuti molli retrofaringei, sono fattori causali e concausali per l’OSAS. Il primo momento patogenetico dell’OSAS è una bassa pressione nelle vie aeree superiori, non sufficiente alla funzione dilatatrice dei muscoli dell’orofaringe (già rilassati durante il sonno), che fa collassare le vie aeree stesse. L’apnea provoca aumento di anidride carbonica e diminuizione di ossigeno nel sangue; aumenta la pressione nel circolo polmonare con possibile insuficienza ventricolare destra. L’ipercapnia fa risvegliare il paziente.
I meccanismi sopra descritti provocano, a livello neurologico, frammentazione del sonno, disturbi cognitivi e comportamentali, eccessiva sonnolenza diurna, perdita di memoria. A livello cardiovascolare si verificano: bradicardia ciclica durante l’apnea seguita da tachicardia durante la fase ventilatoria, picchi ipertensivi al termine di ogni apnea per attivazione simpatica. Questi eventi sono fattori di rischio per un’ipertensione arteriosa sistemica stabile. L’aumento della pressione negativa intratoracica può contribuire allo sviluppo di un’insufficienza ventricolare sinistra.
La polisonnografia è l’indagine di elezione per questa sindrome. Le forme più gravi della OSAS, con più di 30 eventi ogni ora di sonno, vengono trattati con l’apparecchio a pressione continua positiva (➔ CPAP). I pazienti con forme lievi-moderate vengono invitati a ridurre il peso corporeo e l’assunzione di alcol, e a migliorare la pervietà nasale e faringea.