In matematica si dice di un sistema di vettori che siano a due a due ortogonali e inoltre di lunghezza unitaria, o anche di un sistema di funzioni f1(x), … fn(x), …, in numero finito o infinito, tali che, in un certo intervallo (a, b) dell’asse reale, due qualunque di esse siano ortogonali e inoltre
risulti
,
per r = 1, 2, …
Un sistema o. di funzioni continue si dice poi completo se non è possibile aggregare al sistema un’altra funzione ottenendo un sistema ancora o.; esempi di sistemi o. sono: a) le funzioni
,
per n = 0, 1, 2, … nell’intervallo (0,2π); b) le funzioni (n+1/2)1/2 Pn(x), per n = 0, 1, 2, … nell’intervallo (−1, 1), dove Pn(x) sono i polinomi di Legendre. L’importanza dei sistemi o. consiste, tra l’altro, nella possibilità, che essi offrono, di rappresentare e individuare un vettore (o una funzione) mediante un certo numero (finito o infinito) di coordinate reali (➔ spazio).
Di particolare interesse è il metodo di Gram-Schmidt per individuare, in uno spazio vettoriale dotato di metrica, una base costituita da vettori o.: siano v1, v2, …, vn, n vettori costituenti una base dello spazio vettoriale V; si ponga e1 = v1/| v1| e si scelga e2 nel sottospazio generato da v1, v2, in modo che sia perpendicolare a e1 e di lunghezza unitaria; successivamente si prenda e3 nel sottospazio generato da v1, v2, v3 in modo che sia unitario e perpendicolare ai vettori e1, e2 già ottenuti, e così via. I vettori e1, e2, …, en costituiscono una base o. in V.