orfiniano
s. m. Sostenitore di Matteo Orfini, dal 2014 presidente del Partito Democratico; di Matteo Orfini.
• La governance va ridisegnata. Il tempo però stringe, e ieri il premier ha assai attenuato l’ipotesi di intervenire per decreto: «Se ci fossero le condizioni di necessità e urgenza lo faremmo», dice, ma in molti gli hanno fatto presente che riuscire a convertirlo vincendo le resistenze del partito Rai in Parlamento è impresa improba: remerebbero contro in troppi, dai grillini al centrodestra passando per la Lega e naturalmente per il Pd, dove le correnti con agganci e propaggini a viale Mazzini sono tante, dai veltroniani agli orfiniani ai franceschiniani. (Laura Cesaretti, Giornale, 23 febbraio 2015, p. 3, Il Fatto) • Un miscuglio di veleni e sospetti che neppure il lungo commissariamento orfiniano ha saputo dissipare. E che sta ora rendendo irrespirabile questa ennesima vigilia elettorale. Appesantita da due incognite: l’affluenza a rischio flop e lo strano movimento delle solite truppe cammellate. (Giovanna Vitale, Repubblica, 3 marzo 2016, Roma, p. III) • Una assise alla quale le tre grandi anime che compongono attualmente il partito (per comodità, orfiniani, Santa Chiara e Trasforma Roma), arriveranno con posizioni inconciliabili fra loro e con poca o nulla disponibilità al compromesso. (Maurizio Fortuna, Corriere della sera, 18 febbraio 2017, Cronaca di Roma, p. 1).
- Derivato dal nome proprio (Matteo) Orfini con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.