Ordine religioso-cavalleresco fondato alla fine del 12° sec. in Terrasanta. L'Ordine teutonico (Ordo domus Sanctae Mariae Teutonicorum) trasse origine dall’ospizio fondato (1190) a San Giovanni d’Acri da cittadini di Lubecca e di Brema, e fu poi trasformato in ordine cavalleresco sul modello dei Templari e dei Gerosolimitani, approvato nel 1199 da Innocenzo III. Si articolò in quattro categorie: cavalieri, preti, sergenti e confratelli. I combattenti erano i cavalieri, che indossavano un mantello bianco con croce nera, e i sergenti, con mantello scuro. Retto da un capitolo generale, con a capo il gran maestro, l’Ordine era diviso in regioni, province e case. Acquistò terre in Palestina, Grecia, Italia meridionale e soprattutto in Germania, ma indirizzò la sua attività verso i confini orientali dell’Europa cristiana: il gran maestro Hermann von Salza (1211-1239) si impegnò nella lotta contro i Cumani di Transilvania (1211-25), poi contro le popolazioni baltiche pagane della Prussia. Con la bolla d’oro rilasciata dall’imperatore Federico II (1226), l’Ordine fu investito delle terre prussiane, conquistate fra il 1230 e il 1280; nel 1237, incorporando i resti dei Portaspada, si era affermato anche in Livonia, ma l’espansione fu frenata dalla resistenza dei principi russi e della Lituania. Stabilita la propria sovranità sulla città di Danzica (1308) e sull’Estonia, sull’isola di Gotland e sulla parte nord-orientale del Brandeburgo (1402), l’Ordine raggiunse la massima estensione territoriale, toccando il suo apice economico e culturale. Dopo l’unione polacco-lituana, la sua fortuna si avviò al declino: la sconfitta di Tannenberg (o Grunwald, 1410), a opera di Ladislao II Iagello, fu aggravata dalle lotte interne scoppiate fra la nobiltà, le città (i cosiddetti Stati) e il potere del gran maestro. Gli Stati, anzi, crearono la cosiddetta unione prussiana e, con l’appoggio polacco, lottarono per 13 anni contro l’Ordine che, con la pace di Toruń (1466), dovette cedere alla Polonia la Pomerelia e la Varmia con le città di Danzica, Elbing e Marienburg. L’ultimo gran maestro, Alberto di Brandeburgo-Ansbach, abbracciò la Riforma e fu investito duca di Prussia (1525) da Sigismondo Augusto di Polonia. Poiché la secolarizzazione non fu riconosciuta né dall’imperatore né dal papa, l’Ordine continuò a vivere nei suoi antichi possedimenti disseminati in Germania, in Austria e nei Paesi Bassi. Soppresso nel 1809 da Napoleone e ricostituito in Austria da Francesco I (1834), combattuto dal nazionalsocialismo, fu ricostituito nel 1945 in Germania e in Austria.
Insegna dell’Ordine teutonico era la croce teutonica, croce patente, a linee curve, con le estremità leggermente incavate e con il braccio inferiore più lungo e largo degli altri.