orchidèa Nome generico di piante erbacee della famiglia delle Orchidacee, e dei loro fiori che si sono sviluppati nel corso dell'evoluzione in strutture peculiari altamente specializzate per l'impollinazione. Sono piante terrestri, epifite o saprofite delle foreste tropicali e temperate.
Le o. hanno fiori riuniti in grappoli, spighe, pannocchie o solitari; durante lo sviluppo subiscono una rotazione di 180° (resupinazione) che inverte la posizione delle strutture fiorali. La simmetria del fiore è trimera, col tepalo impari anteriore, detto labello, molto differente dagli altri per forma, colore e talora per la presenza di 1 o 2 sproni (petalo ricurvo modificato), la cui funzione è di attirare gli animali impollinatori (Insetti e Uccelli), che sono spesso molto specifici; le o. coltivate fuori dal proprio habitat naturale devono essere impollinate artificialmente. Gli stami (di solito fertili 1 o 2) sono uniti al gineceo in una colonnina detta ginostemio; il polline è agglutinato in masserelle adesive (pollinii). I frutti sono capsule contenenti numerosi semi piccolissimi, dispersi dal vento.
Le o. terrestri, diffuse prevalentemente nelle regioni temperate, hanno radici a tubero (rizotuberi) da cui si sviluppa il fusto. Molte o. delle aree tropicali sono epifite e vivono sugli alberi; sono dotate di radici aeree con le quali assorbono l'umidità atmosferica e il cui apice radicale contiene clorofilla; alcune specie con radici sotterranee emettono anche radici aeree dai fusti rampicanti e ricadenti.
Tutte le o. stabiliscono rapporti simbiotici con funghi (o micorrize): la germinazione dei semi può avvenire infatti solo se sono presenti le ife fungine da cui traggono nutrimento; nelle specie saprofite, prive di clorofilla, la micorriza è necessaria per tutta la vita.
Esistono ca. 20.000 specie di o.; di queste un centinaio sono spontanee dell'area mediterranea, tra cui per es. i generi Ophrys, con labello che ricorda un insetto, Orchis, con fiori in spighe e labello trilobato, Anacamptys, con infiorescenze piramidali, Nigritella, piccola o. alpina. Molto frequente nelle o. è l'ibridazione, fenomeno sfruttato nella coltivazione delle specie ornamentali (Cattleya, Cymbidium, Phalaenopsis ecc.). Dalle capsule della specie Vanilla planifolia si ricava la vaniglia.