Botanico ed erudito (n. Vicenza metà del sec. 16º - m. ivi 1604). I risultati dei lunghi studî da lui compiuti nell'isola di Candia, dove fu quasi ininterrottamente dal 1583 al 1599 in qualità di medico del provveditore veneto, sono esposti nelle Epistolae de rarioribus quibusdam plantis Creticis, edite nella Rariorum plantarum historia di C. Clusio (1601). È considerato uno dei primi botanici italiani del Rinascimento. La sua attività di erudito è testimoniata da numerosi manoscritti esistenti presso la Biblioteca Ambrosiana; è andata però perduta la sua opera maggiore, Rerum Creticarum observationes variae (1596), di cui parlano ancora alcuni eruditi del Settecento.