OMOGALATTI (‛Ομογάλακτες)
Si suppone che in origine con tale nome si distinguessero nell'antica Grecia i figli legittimi dai naturali e che, quando i membri nobili della fratria si riunirono in γένη, applicassero questo attributo a sé stessi per distinguersi dagli orgeoni (v.) di nascita inferiore. Pare poi certo (Arist., Polit., 1252 b) che in alcuni luoghi si chiamassero omogalatti i discendenti di una stessa famiglia, che formavano, riunendosi insieme, un villaggio, o meglio una colonia della casa per aiuto e appoggio scambievole. L'ipotesi del Wilamowitz, che col nome di omogalatti si volessero indicare i clienti dei nobili, urta contro testimonianze di Aristotele e di Filocoro.
Bibl.: G. De Sanctis, 'Ατϑις, 2ª ed., Torino 1912, pp. 65, 345; U. v. Wilamowitz, Aristoteles und Athen, II, 273.