Osso lungo, pari, irregolarmente cilindrico che da solo costituisce lo scheletro del braccio. L’estremità superiore è caratterizzata da una parte articolare (testa dell’o.), che partecipa a costituire, con la cavità glenoidea della scapola, l’articolazione scapolo-omerale. L’estremità inferiore, appiattita e notevolmente più larga del corpo dell’o., ha due superfici articolari, una laterale, in forma di condilo in rapporto con la testa del radio, e una mediale, che si articola con l’ulna, in forma di puleggia. Ciascuna di queste due superfici articolari, lateralmente e in alto è sormontata da due tuberosità: epicondilo ed epitroclea.
L’arteria omerale (o brachiale) costituisce la principale arteria del braccio; si estende fino alla piega del gomito, dove si divide nei due rami terminali: arteria radiale e arteria ulnare. L’arteria omerale profonda è il ramo più voluminoso dell’arteria omerale.