(ted. Olmütz) Città della Repubblica Ceca (100.373 ab. nel 2008), nella Moravia settentrionale, 68 km ca. a NE di Brno, alla confluenza della Bystřica nella Morava; capoluogo della provincia di Olomoucký. Importante nodo ferroviario e stradale, è centro commerciale di una vasta zona agricola e sede di numerose industrie (metallurgiche, meccaniche, chimiche, delle materie plastiche, del cemento e alimentari). Notevole centro culturale, ospita un’università (fondata nel 1581, nel 1855 divenuta importante per l’istituzione della facoltà di teologia) ed è sede arcivescovile.
Ricordata nell’863 come castello e borgo feudale, fu eretta nel 1063 in sede vescovile. Resistette all’invasione dei Tatari e fino al 1640 fu capitale, alternativamente con Brno, della Moravia. Fu trasformata in città-fortezza nel 18° sec. dagli Asburgo. A O. fu stipulato nel 1478 il trattato di pace fra Ladislao re di Boemia e Mattia Corvino re d’Ungheria. Nel 1850 Austria e Prussia vi sottoscrissero un accordo (umiliazione di O.) con il quale la Prussia dovette accettare la ricostituzione della confederazione germanica e la superiorità austriaca al suo interno.
La città, situata in posizione caratteristica su un colle, è ricca di monumenti, fra cui il Palazzo Comunale (13° sec.) e la cattedrale di S. Venceslao (1107, rifatta nel 13° e nel tardo 19° sec.).