NUCA (fr. nuque; sp. nuca; ted. Genick; ingl. back, nape, scruff of the neck)
In anatomia topografica è la parte del collo situata posteriormente alla colonna vertebrale, il segmento superiore della regione spinale.
I piani superficiali comprendono la cute (ricca di ghiandole sebacee, gravi: acne, foruncoli, favo), e il connettivo sottocutaneo (denso, solidamente connesso da trabecole al piano sottoposto) nel quale decorrono i vasi e i nervi superficiali; è sede frequente di lipomi. I piani profondi o muscolari sono schematicamente quattro: il 1° occupato dalla parte superiore del muscolo trapezio; il 2° dai muscoli splenio, angolare, romboide, piccolo dentato posteriore-superiore; il 3° dai muscoli grande complesso, piccolo complesso, trasversario del collo; il 4° dai muscoli grande e piccolo retto posteriore della testa, dal grande e piccolo obliquo, dal muscolo trasverso spinoso, dai muscoli interspinosi e intertrasversarî posteriori del collo. Il piano scheletrico comprende in alto la squama dell'osso occipitale, in basso il piano dorsale della colonna vertebrale cervicale (e quindi le articolazioni atlanto-occipitale, atlanto-epistrofea, atlanto-odontoidea). Una robusta lamina fibrosa triangolare con la base corrispondente alla protuberanza e alla cresta occipitale esterna, l'apice al processo spinoso della settima vertebra cervicale e il margine anteriore alle apofisi spinose delle vertebre cervicali, costituisce il legamento della nuca o legamento cervicale posteriore notevolmente ridotto nell'uomo in confronto del robusto legamento elastico del collo nei quadrupedi, che ha funzione essenziale di sostegno della testa. Le arterie della nuca provengono dalle arterie cervicale profonda, cervicale trasversa e vertebrale e le vene sboccano nelle vene occipitali e nella vena giugulare posteriore; le linfoghiandole sotto-occipitali ricevono i linfatici della parte posteriore della testa (s'ingorgano frequentemente nelle lesioni del cuoio capelluto); i linfatici superficiali della nuca vanno alle linfoghiandole ascellari, i profondi alle cervicali. La nuca è attraversata dai rami posteriori degli otto nervi cervicali (nervi misti: muscolari e cutanei); il secondo ramo (n. occipitalis maior o grande nervo occipitale di Arnold) può essere causa della nevralgia occipitale; in questo caso si provoca un vivo dolore premendo il punto dove detto nervo perfora il muscolo grande complesso (tre centimetri sotto la linea superiore della nuca e 15 millimetri lateralmente alla linea mediana).
V. anche i cenni generali di morfologia, di fisiopatologia, d'anatomia comparata dati alla voce collo.
Le lesioni patologiche della nuca possono essere assai diverse in rapporto ai varî elementi anatomici che costituiscono la regione. Abbiamo accennato a quelle dei piani superficiali. Sono state descritte rotture dei muscoli (mouton) in facchini che portavano pesanti carichi sulla nuca. X. Delore descrisse un "torcicollo posteriore" per contrattura o retrazione di uno o più muscoli della nuca. Ph. Ricord segnalò l'importanza patognomonica dell'ingorgo delle ghiandole sotto-occipitali nella sifilide (il cosiddetto "polso della sifilide"). Notevole importanza pratica hanno le lesioni della colonna cervicale (v. vertebrale, colonna) specialmente per le localizzazioni cervicali del morbo di Pott (atlante ed epistrofeo nel "morbo di Pott sotto-occipitale"); in seguito a lussazione patologica si può avere morte improvvisa per schiacciamento del midollo allungato. Più rare sono le lesioni traumatiche, fratture, lussazioni se si fa eccezione delle ferite da arma da fuoco in tempo di guerra. Notevolissima importanza ha in medicina legale il fatto che sono larghi gli spazî fra l'osso occipitale e l'atlante come fra l'atlante e l'epistrofeo e a testa fortemente flessa giungono in rapporto con le parti molli della nuca, di modo che si può far penetrare una sottile arma da punta producendo lesioni mortali dei quasi traccia della lesione. Nella pratica zootecnica della macellazione (v. macello) si pratica in questo modo il cosiddetto "colpo sulla nuca". In tempi più recenti, invece, questi rapporti anatomici sono stati utilizzati per la puntura alta dello speco vertebrale a scopo diagnostico o curativo (puntura sotta-occipitale).