NOWA HUTA
. Centro industriale del voivodato di Cracovia, nella Polonia meridionale, dal 1951 entrato a far parte di Cracovia. Sorto nel 1950, per integrare le industrie polacche del ferro e dell'acciaio, la sua sede fu scelta dopo lunghe controversie, non tanto per la facilità di trovare le materie prime, quanto per impiegare la popolazione del voivodato assai numerosa e dedita, fin'allora, in prevalenza all'agricoltura: era destinato ad accogliere circa 100.000 persone. Situato 9,6 km a est di Cracovia e circa 1,600 km a nord della Vistola, copre una terrazza sul fiume divisa a metà da un piccolo corso d'acqua. Il complesso siderurgico è dotato di 4 grandi fornaci a mantice, ciascuna con la capacità di più di 1000 m3, acciaierie elettriche, forni per il carbon coke e laminatoi. La sua attuale capacità di lavoro è di circa 1 milione di t di acciaio. Il carbone proviene soprattutto dalla Slesia meridionale, ma anche dalla Slesia settentrionale e, in minima quantità, dalla Cecoslovacchia, mentre la maggior parte del ferro viene dall'Ucraina. Il trasporto del materiale avviene per ferrovia, ma sono stati fatti piani per sfruttare come via di trasporto la Vistola.