notte
nòtte [Der. del lat. nox noctis] [ASF] [GFS] L'intervallo di tempo tra il tramonto del Sole e il successivo sorgere di esso, cioè durante il quale il Sole è al di sotto dell'orizzonte del luogo. La durata di tale intervallo varia con la latitudine e la stagione dell'anno; è costantemente di 12 ore all'equatore e di sei mesi ai poli, salvo che agli equinozi quando, come per ogni altro luogo della Terra, è di 12 ore; fuori degli equinozi, è minore di 12 ore nel periodo tra un equinozio e l'altro comprendente l'inverno e maggiore di 12 ore nel periodo comprendente l'estate, e ciò tanto più quanto ci si avvicina ai poli (se si superano i circoli polari, la durata supera 24 ore per parte dell'anno); in generale, è il complemento a 24 ore della durata del giorno (per quest'ultima, → giorno). La n. alla quale finora ci si è riferiti è la n. astronomica (tra il tramonto e il successivo sorgere del Sole), che è cosa diversa dalla n. sensibile, il periodo di completa mancanza della luce solare sia diretta che diffusa, la quale va dalla fine del crepuscolo serale all'inizio del crepuscolo mattutino e quindi, alle nostre latitudini, è circa un'ora più breve della prima.