Norodom Sihanouk
Politico cambogiano (n. Phnom Penh 1922). Divenuto re per la prima volta nel 1941, abdicò nel 1955 a favore del padre, Norodom Sumarait, per svolgere un ruolo più attivo nella vita politica del Paese; nello stesso anno fondò un nuovo organismo politico, la Comunità socialista popolare, e assunse la carica di primo ministro. Eletto capo dello Stato alla morte del padre (1960), si adoperò per mantenere il Paese neutrale di fronte ai conflitti in Laos e Vietnam e strinse i rapporti con la Repubblica popolare di Cina. Nel 1970 fu rovesciato da un colpo di Stato di destra guidato dal generale Lon Nol. Processato e condannato a morte, si rifugiò a Pechino dove formò un governo in esilio che appoggiò la guerriglia dei Khmer rossi. Dopo la vittoria di questi ultimi, N.S. riacquisì la carica di capo dello Stato (1975), ma si dimise (1976) per la radicalizzazione delle posizioni khmer e fu posto agli arresti domiciliari fino al 1979. Dopo l’invasione vietnamita e il rovesciamento del governo di Pol Pot (genn. 1979) si trasferì a Pechino e fu (1982) presidente del governo di coalizione in esilio; presidente del Consiglio nazionale, nel sett. 1993, dopo l’approvazione di una nuova Costituzione, fu di nuovo incoronato re di Cambogia. Ha abdicato nel 2004.
Nasce a Phnom Penh
Incoronato re
Abdica, fonda la Comunità socialista popolare e assume la carica di primo ministro
Eletto capo dello Stato
Rovesciato da un colpo di Stato, a Pechino forma un governo in esilio che appoggia la guerriglia dei Khmer rossi
Riacquisisce la carica di capo dello Stato
Si dimette e viene posto agli arresti domiciliari fino al 1979
Presidente del governo di coalizione in esilio al rovesciamento del governo dei Khmer
Presidente del Consiglio nazionale supremo (capo dello Stato) formato in seguito agli accordi di Parigi
Dopo l’approvazione di una nuova Costituzione, è nuovamente incoronato re di Cambogia
Abdica