BIBERG, Nils Fredrik
Pensatore svedese, nato nel 1776, morto nel 1827. Fu professore all'università di Upsala. In antitesi all'idealismo assoluto sostenne che l'intelletto umano non può produrre il suo contenuto, ma lo presuppone come dato, e deve semplicemente pensarlo con chiarezza e distinzione. La ragione, tuttavia, è una facoltà diversa dall'intelletto, in virtù della quale lo spirito umano, anteriormente a ogni esperienza, possiede un contenuto concreto di natura sovrasensibile, sebbene originariamente in forma oscura, potenziale: contenuto che la speculazione filosofica deve chiarire. Ispirandosi al Jacobi, il B. sostenne insieme che solo una concezione teistica può soddisfare i nostri bisogni pratico-religiosi; e pose con Platone il fine della vita nella maggior possibile somiglianza a Dio. La sua opera principale è la Notionum ethicarum, quas formales dicunt, dialexis critica (Upsala 1823-24).
Bibl.: E. Liljeqvist, in Svenskst biografiskt lexikon, s. v.; E. Zöller, in Zeitschrift f. Philosophie, LXXXVII (1885).