NICOMACHUS (ΝΙCΟΛΑC)
Iscrizione incisa su un'agata nera, con la raffigurazione di un satiro pensoso seduto su una pelle di pantera, con il doppio flauto ai piedi. L'iscrizione è stata variamente interpretata: Niconias (Stosch); Niconas o Nisonas (de Murr); Nisomas (Lessing); Νι[κ]όλας (C.I.G.); come abbreviazione di Nicomachus (Brunn). La stessa iscrizione compare su una gemma con testa di Eracle, probabilmente moderna, mentre una gemma con testa virile barbata presenta la forma Nikom. Queste iscrizioni sono state riferite erroneamente al nome dell'incisore.
Bibl.: C. I. G., IV, 7228; Impronte gemmarie della Coll. Cades, II, A, 166 e 313; III, A, 17; H. Brunn, gesch. d. griech. Künstler, II, Stoccarda 1857, p. 423; A. Furtwëngher, in Jahrbuch, IV, 1889, p. 65 (K. Schr., II, 1913, p. 2675); H. B. Walters, Catal. Brit. Mus., Londra 1926, n. 1893; J. Sieveking, in Pauly-Wissowa, XVII, 1936, c. 467, s. v. Nikomachos, n. 24.