NICOCREONTE (Νικοκρέων, Nicocreon)
Re di Salamina di Cipro, successe, al padre Pnitagora nel 331 a. C. e rimase sul trono fino al 311-10. Fu nominato poi stratego al comando di tutta l'isola da Tolemeo nel 313 ma, avendo patteggiato in seguito per Antigone, fu costretto da Tolemeo a togliersi la vita nel 311-10.
Dedicò una protome di cervo con quattro corna a Delfi (Aelian., Nat. an., xi, 40; Anthol., app. 319). Gli Argei gli innalzarono una statua, di cui si conserva l'epigramma inciso nella base (I.G., iv, 583). Nel 323 mise a morte il filosofo Anassarco di Abdera e la sua immagine appare su contorniati del tardo Impero affrontata a quella del filosofo. La testa di N. è giovanile, sbarbata, di profilo verso destra, con capelli mossi, sul tipo della ritrattistica dei diadochi.
Bibl.: F. Stähelin, in Pauly-Wissowa, XVII, 1936, c. 357 ss., s. v., n. 2; A. Alfödi, Die Kontorniaten, Lipsia 1942, p. 89, n. 31, tav. XVIII, n. 10.