nichel
Metallo che si trova in natura in diversi minerali come solfuro (nella millerite), solfuro doppio con ferro (pentlandite), arseniuro (niccolite), solfoarseniuro (gersdorfite), antimoniuro (breithauptite), silicato (garnierite). Solo di rado si rinviene allo stato libero, per es., in qualche meteorite.
Presente nell’antichità in vari oggetti (ornamenti, armi, utensili) ricavati direttamente dalla lavorazione di meteoriti o dalla fusione di minerali che lo contenevano, il n. fu individuato nel 1751 da A.F. Cronstedt nel minerale niccolite e fu preparato allo stato di metallo da T.O. Bergman nel 1775.
Il n., per la sua persistente brillantezza, dovuta alla resistenza a numerosi agenti chimici, è utilizzato prevalentemente per ricoprire altri metalli a scopo protettivo o decorativo (processo di nichelatura). La nichelatura si esegue per placcatura (ormai in disuso), per processo elettrolitico o per riduzione chimica. Il processo elettrolitico consiste nel portare gli oggetti da nichelare, preventivamente puliti con spazzolatrici meccaniche e sgrassati con lavaggi in soluzioni alcaline, al catodo di un bagno elettrolitico, il cui anodo è costituito da placche di nichel. Per il processo di riduzione chimica, l’oggetto da nichelare viene posto in un bagno di sali di n. dove si provoca, per riduzione, la deposizione di una pellicola di metallo.
Come metallo puro, il n. è adoperato inoltre nella fabbricazione di utensili di laboratorio (crogioli, capsule, pinze ecc.), di parti di tubi elettronici e di accumulatori elettrici, di monete ecc., e, come catalizzatore, in numerose reazioni chimiche. Gli impieghi più numerosi e più rilevanti a livello industriale sono, tuttavia, quelli in cui il n. si trova allo stato di lega. Esse si dividono in leghe ad alto tenore di n. e leghe a basso tenore di nichel. Le prime sono formate con il ferro o con il cromo; queste ultime (nichelcromo) sono dotate di elevata resistenza agli agenti ossidanti e usate, in forma di fili, piattine ecc., per riscaldatori elettrici e resistori. Tra le seconde, particolare importanza hanno gli acciai, cui il n. dona migliori caratteristiche meccaniche; gli acciai al nichelcromo sono inossidabili e hanno una vasta gamma di applicazioni. Se si addiziona il n. alle ghise grigie (➔ ghisa), si ottiene una ghisa di maggiore durezza e di maggiore resistenza agli agenti di corrosione e di ossidazione.
La produzione mondiale di n. si attesta intorno a 1.440.000 t (2010). I Paesi maggiori produttori sono Russia, Indonesia, Filippine, Canada e Australia. La domanda mondiale di n. è aumentata costantemente fino ai primi anni del 21° secolo. Nel 2008 si è registrata un’inversione di tendenza, in concomitanza con la crisi economica globale, mentre dal 2010 è ricominciata a salire nettamente e un incremento ancora maggiore si prevede negli anni successivi.