Figlio naturale (n. 1393 o 1394 - m. 1441) di Alberto V, ebbe la signoria ancora bambino sotto la protezione di Venezia. Nel 1409, facendo uccidere Ottobono Terzi signore di Reggio e Parma, s'impadronì delle due città, ma perdette Rovigo, toltagli da Venezia attaccata da suo suocero Francesco da Carrara. La riebbe però nel 1438 col Polesine in compenso della sua neutralità nelle lotte tra Venezia e Filippo Maria Visconti. Successivamente però i rapporti tra N. e Filippo Maria migliorarono sempre più e forse N. sarebbe stato chiamato da lui al governo di Milano, se non fosse morto, pare per veleno. Abile politico, la sua vita familiare fu contrassegnata da violenze e dissolutezze che culminarono con la condanna a morte della sua seconda moglie Parisina Malatesta e del figlio naturale Ugo, incolpati di adulterio.