NICCOLÒ di Jamsilla (Nicolaus de Jamsilla)
Cronista del periodo svevo, di cui nulla sappiamo di certo. Lo stesso nome sembra errato e originatosi probabilmente dal nome Nicolaus de Jamvilla (dal francese Janville) ch'era possessore di uno dei manoscritti della cronaca. Forse è da identificarsi nel notaio Gervasio di Martina che fu seguace fedele di Manfredi e zelante collaboratore della sua opera politica specialmente dal 1253 al 1256.
La cronaca di N. ha il titolo di Historia de rebus gestis Friderici II eiusque filior. Conradi et Manfredi (Rerum Italicarum Scriptores, VIII, 522) e narra la storia di Sicilia dal 1210 al 1258. Essa è particolarmente diffusa per il periodo di Manfredi, ciò che ci conferma nell'opinione ch'essa sia stata compilata da qualcuno del suo seguito. Certo ha carattere apertamente favorevole agli Svevi e specialmente all'ultimo di essi se pure le tendenze ghibelline non nuocciano eccessivamente alla veridicità del racconto, che è steso in una prosa corretta e perfino elegante, e con atteggiamenti più che di cronista, di storico, intento a cogliere, al di sopra dei particolari, la linea di svolgimento degli avvenimenti. La Historia di N. è così, insieme con la coeva Historia del guelfo Saba Malaspina, la più importante fonte per la storia del mezzogiorno d'Italia nel periodo svevo.
Bibl.: U. Balzani, Le cronache italiane nel Medioevo, Milano 1900; A. Karst, Ueber den sogenannten J., in Histor. Jahrbuch, XIX (1898).