NIAGARA FALLS (A. T., 130-131)
FALLS Città dello stato di New York, nella contea di Niagara, sull'omonimo fiume, presso le cascate da cui prende il nome, a 35 km. a NO. da Buffalo. Il suo sviluppo demografico è recente: essa aveva 19.457 abitanti nel 1900, 30.445 nel 1910, 50.760 nel 1920, 75.460 nel 1930. In tale anno il 27,3% della popolazione era costituito da Bianchi indigeni, il 38,9% da Bianchi nati da genitori stranieri, il 32,4% da Bianchi nati all'estero, in prevalenza Canadesi (7055), Italiani (5370), Inglesi (4102) e Polacchi (3270). La città ha grande importanza industriale: i salariati salgono da 3518 nel 1900 a 12.238 nel 1919 e a 13.211 nel 1929. Lo sviluppo delle industrie è stato reso possibile con lo sfruttamento delle imponenti riserve idriche offerte dal fiume: industrie chimiche (fissazione dell'azoto atmosferico), elettrometallurgia, materiale elettrico, industria dell'alluminio, che trae la materia prima (bauxite) dai giacimenti dell'Arkansas, della Georgia e dell'Alabama, industria del legno e della carta, industria delle farine, ecc. Importante centro ferroviario, Niagara Falls è anche centro cospicuo di studî, essendo sede della cattolica Niagara University, fondata nel 1856, con 42 professori e 750 alunni. Tre ponti, di cui il primo risale al 1835, attraverso il fiume Niagara, uniscono Niagara Falls con l'omonima città canadese sulla riva opposta del fiume. La città è meta di un intenso movimento turistico per la visita delle cascate, dal 1925 illuminate ogni sera mediante potenti riflettori a colori cangianti.