NEUTRALIZZAZIONE
. Con questo termine s'usa indicare in diritto internazionale la neutralità perpetua o permanente (v. neutralità) nei confronti di alcuni stati, che perciò sono detti anche neutralizzati. Ma la neutralizzazione, nel suo più esatto significato passivo, si applica piuttosto anche a semplici parti o cose degli stati, per le quali gli stati credono opportuno di creare questa situazione giuridica internazionale, per renderle immuni permanentemente dagli effetti d'ogni guerra, inviolabili soprattutto e protette contro gli atti d'ostilità. Tale obiettivo generico della neutralizzazione viene variamente attuato con disposizioni diverse e adeguate alla diversa natura dell'oggetto, che concerne.
Di stati neutralizzati, prima della guerra mondiale, vi erano, oltre alla Svizzera, il Belgio e il Lussemburgo: il Belgio tale dalla sua origine (trattati 14 ottobre e 15 novembre 1831), il Lussemburgo dai trattato 11 maggio 1867; la neutralizzazione d'entrambi, travolta dalla guerra mondiale, è stata abrogata dagli ultimi trattati di pace 1919-20. Quanto alla Svizzera, la sua neutralizzazione, fondata al congresso di Vienna, è stata sempre rispettata e dalla Svizzera considerata base della sua indipendenza e sicurezza, tanto da averne fatto una condizione espressa della sua adesione alla Società delle nazioni. Alla Svizzera va aggiunto, come altro stato oggi neutralizzato, lo Stato della Città del Vaticano (art. 23 trattato 11 febbraio 1929). Scarso interesse storico ha il ricordo di qualche altro stato neutralizzato, mentre la progettata neutralizzazione di alcuni altri è rimasta senza seguito.
Ben più numerosi sono i casi delle altre neutralizzazioni. In massima parte si riferiscono a singoli territorî. Erano del numero i territori di Chablais e Faucigny nella Savoia (v. per la soppressione art. 435 del trattato di Versailles) e le isole di Corfù e Paxo (dal trattato 14 novembre 1863 al 1920). Oggi sono principalmente da ricordare: le isole Åland (per la convenzione ultima del 20 ottobre 1921: divieto di fortificazioni, di penetrazione e soggiorno di forze militari, di utilizzazione per atti di guerra); alcune isole finlandesi (trattato di Tartu del 1920); le Svalbard (convenzione del 1920); Tangeri (convenzione 18 dicembre 1923), ecc. Allo scopo d'evitare possibili conflitti armati in punti delicati dei confini fra certi stati si sono create delle zone-cuscinetti: così con la neutralizzazione della riva sinistra del Reno e d'una zona larga 50 km. all'est del fiume (trattato di Versailles, articoli 42 e 43).
Altre importanti neutralizzazioni riguardano: o punti interessanti le grandi vie di comunicazioni marittime: canali (Suez, Panamá), stretti (Bosforo e Dardanelli, Stretto di Magellano), fari (Capo Spartel); o grandi istituzioni umanitarie, come la Croce Rossa in guerra, il cui materiale e personale è neutralizzato (a termini della vecchia convenzione di Ginevra del 1864).