neurotossicosi
Alterazioni patologiche del sistema nervoso, centrale e periferico, dovute all’azione di neurotossine (➔). Alcuni sintomi clinici delle n. sono tipici delle singole neurotossine, altri sintomi sono invece comuni, come, per es., il coinvolgimento dei nervi cranici all’esordio è quasi una costante, così come sintomi simili a quelli della sindrome di Guillain-Barré (➔). La vedova nera, alcune specie di serpenti e lucertole contengono neurotossine che provocano prima un’intensa stimolazione simpatica centrale, poi deficit centrali, paralisi, depressione letale della respirazione e coma. Alcuni gruppi animali (per es., imenotteri) provocano reazioni di ipersensibilità con shock anafilattico, che può essere preceduto da episodi minori di sensibilizzazione (eritema gigante, pomfi, febbre). Amanita phalloides e A. muscaria sono responsabili del 90% dei decessi per avvelenamento da funghi, provocando necrosi epatica e renale; a livello dell’SNC si manifestano agitazione, allucinazioni, atassia, convulsioni e coma. Non tutte le n. sono curabili con antidoti specifici: quando è possibile, la terapia è di supporto, spec. cardiocircolatorio e respiratorio. La n. da tossina difterica inizia con la paralisi palatale tra il 5° e il 12° giorno di malattia; seguono perdita dell’accomodazione e sintomi che mostrano il coinvolgimento degli altri nervi cranici (trigemino, facciale, vago e ipoglosso); può svilupparsi una polineuropatia sensitivo-motoria di diversa gravità, con paralisi ascendente simile alla sindrome di Guillain-Barré. La neurotossina botulinica (che agisce sulla giunzione nuromuscolare) provoca sintomi che insorgono 12÷36 ore dopo l’ingestione di cibi contaminati, con offuscamento della vista, diplopia, ptosi, strabismo, paralisi dei muscoli oculomotori, midriasi fissa; seguono sintomi bulbari (disartria, disfonia, disfagia) e progressivo indebolimento dei muscoli di faccia, collo, tronco e arti; scompaiono i riflessi e la motilità intestinale; la coscienza rimane integra. Le neurotossine marine (contenute in molluschi, crostacei, pesce palla, lumache di mare) provocano sintomi gastrointestinali che precedono quelli neurologici; le parestesie dalla bocca si diffondono distalmente agli arti, si avvertono mialgie e dolori lancinanti; compare successivamente ipostenia e, in alcuni casi, insufficienza respiratoria fino al coma.