Poeta e pubblicista ceco (Praga 1875 - ivi 1947). Legato al gruppo degli anarchici cechi e poi a quello decadentistico della Moderní revue, aderì dopo la prima guerra mondiale al Partito Comunista Ceco. La sua poesia riflette questa evoluzione, passando dall'individualismo paganeggiante della prime raccolte (fino a Kniha lesů, vod a strání "Il libro dei boschi, delle acque e dei clivi", 1914) all'esaltazione dei miti futuristi della modernità (Nové zpěvy "Canti nuovi", 1918) per approdare alla poesia politica (Rudé zpěvy "Canti rossi", 1923; Sonáta horizontálního života "Sonata della vita orizzontale", 1937; Bezedný rok "Un anno senza fine", 1945). Di carattere autobiografico sono invece le liriche di Láska ("Amore", 1933). La sua attività di giornalista e pubblicista è testimoniata tra l'altro da Ať žije život! ("Viva la vita", 1920) e S městem za zády ("Con la città dietro le spalle", 1922).