CAIX, Napoleone
Nato a Bozzolo (Mantova), il 17 agosto 1845, e ivi morto quasi d'improvviso il 22 ottobre 1882, fu tra quelli che instaurarono la nuova scuola di filologia romanza e di critica storico-letteraria: tenne anche la cattedra di lingue romanze a Firenze; e a Firenze diede inizio alla sua più vasta operosità scientifica. La quale fu diretta soprattutto, oltre che all'indagine etimologica, a descrivere la storia, e specie l'origine, della lingua letteraria italiana. Il Saggio sulla storia della lingua e dei dialetti d'Italia, con un'introduzione sopra le lingue neolatine (Parma 1872) è il rifacimento della tesi di abilitazione; al quale seguirono, nate da polemica con lo Storm, alcune Osservazioni sul vocalismo italiano (Firenze 1875). Si prefiggevano, e conseguivano, lo scopo di correggere e accrescere il Dizionario etimologico del Diez gli Studi di etimologia italiana e romanza (Firenze 1878). Con la Formazione degli idiomi letterarii, in ispecie dell'italiano (Nuova Antologia, XXVII, 1874, pp. 35-60 e 288-309), con la chiara esposizione delle teorie concernenti la questione della lingua (Die Streitfrage über die italienische Sprache, nel 3° vol. dell'Italia del Hillebrand, pp. 121-154), con altre varie ricerche, come quelle su Cielo Dalcamo, il C. continuava peraltro a meditare intorno ai problemi generali e particolari della storia della nostra lingua: pensava oramai che la sua unità si fosse operata per mezzo della poesia. Si venne, così, a Le origini della lingua poetica italiana: principii di grammatica storica italiana ricavati dallo studio dei manoscritti: con una introduzione sulla formazione degli antichi canzonieri italiani (Firenze 1880), il capolavoro del C., che per la descrizione della lingua poetica del periodo delle origini (questo avrebbe dovuto essere il titolo adeguato) è sempre di eccezionale importanza.
Bibl.: P. Villari e P. Rajna, in Misc. di filologia e linguistica, in memoria di N. Caix e U. A. Canello, Firenze 1886, p. ix segg.