Nahičevan’ (pers. Nakhciuwān o Nakhciawān) Repubblica autonoma dell’Azerbaigian (5500 km2, con 384.400 ab. nel 2008), separata dal resto del paese per l’interposizione di un lembo di territorio armeno e confinante con Turchia e Iran. Occupa il versante sinistro della media valle dell’Arasse. La popolazione è composta in gran parte di Turco-Tatari. Presso il fiume si coltivano cereali, legumi, cotone e tabacco; più in alto soprattutto vite. Sono diffuse la tradizionale industria della seta e quella più moderna del cotone.
Sede di un canato dalla metà del 18° secolo, il N. entrò a far parte della Russia nel 1828. Costituito come repubblica socialista sovietica nel 1920, stabilì stretti legami militari ed economici con la repubblica azera, passando sotto il controllo di quest’ultima, come repubblica autonoma, nel 1924. A partire dal 1992 il N. ha subito ripetuti attacchi militari da parte armena nell’ambito del conflitto fra Armenia e Azerbaigian per il controllo del Nagornyj Karabah.
La capitale Nahičevan’ (70.400 ab. nel 2007) è situata a circa 900 m s.l.m., alla sinistra dell’Arasse. Le principali risorse sono date dal mercato agricolo e dalle industrie alimentari e tessili. Secondo una tradizione armena, la città dovette la sua fondazione a Noè; il geografo Tolomeo (2° sec. d.C.) la ricorda col nome di Ναξουάνα. Distrutta dai Persiani nel 4° sec., risorse solo nel 10°; fu conquistata dai Turchi Selgiuchidi nel 1064 e fu nuovamente rasa al suolo nel 13° sec. dai Tatari; nei secoli successivi fu oggetto di contese tra Persiani, Armeni e Turchi; capitale dell’omonimo canato.