mulino
Stabilimento in cui si esegue la macinazione dei cereali (soprattutto del grano). La macinazione dei cereali è stata praticata fin da tempi antichissimi, con dispositivi inizialmente rudimentali. Le macine furono perfezionate a partire dal 1000 a.C. in Grecia; in seguito fu introdotto l’uso dei palmenti, due blocchi monolitici di pietra tra i quali il grano veniva schiacciato, di cui il sottostante era fisso e il superiore mobile. Inizialmente veniva utilizzata la forza umana o animale; in seguito si costruirono m. idraulici, poi m. a vento, nei quali una ruota a pale, mossa dal vento, azionava la macina tramite rudimentali ruote dentate. Nella seconda metà del 18° sec. furono introdotte le macchine a vapore. Nel 1850 l’utilizzo dei laminatoi rivoluzionò l’industria della macinazione, sostituendo al sistema della bassa macinazione – in cui lo sfarinamento è compiuto senza eliminare prima la crusca – quello dell’alta macinazione, in cui il grano è gradualmente sgretolato in semole sempre più fini con intermedie separazioni delle crusche.