Gli appartenenti alla Chiesa di Gesù Cristo dei santi dell’ultimo giorno, fondata da Joseph Smith iunior e diffusa negli USA.
In un ambiente di risveglio (revival) e di entusiasmo religioso, Smith nel 1830 pubblicò, con il titolo The book of Mormon, il contenuto delle rivelazioni ricevute da un arcangelo in una serie di visioni. Sul libro, che narra la storia dei popoli d’America, collegata fantasiosamente con la storia del popolo ebraico, e su altre rivelazioni si fonda la dottrina mormonica, che è una interpretazione del cristianesimo in chiave gnostica e panteistica.
La disciplina dei m. è caratterizzata dal battesimo degli adulti, dall’espiazione cruenta dei peccati gravi (professata per un certo tempo), dal duplice sacerdozio (per gli affari spirituali e gli affari temporali). La rapida diffusione della nuova religione, con la sottomissione dei fedeli al profeta, provocò una violenta persecuzione che condusse al linciaggio di Smith e del fratello Hyrum. La setta si divise in due gruppi, uno guidato dalla famiglia Smith, l’altro da Brigham Young, che con una migrazione di 1700 km condusse i m. sulle rive del Gran Lago Salato, dove si poté, nell’isolamento, instaurare la piena teocrazia.