CARRIÈRE, Moritz
Filosofo, nato a Griedel (Assia) il 5 marzo 1817, morto a Monaco il 19 gennaio 1895. Fu inizialmente un seguace di Fichte e di Hegel, ma se ne scostò poi notevolmente. Cercò di superare l'antitesi del panteismo e del deismo nel riconoscimento tanto della personalità quanto dell'infinità di Dio, immanente nel mondo e autocosciente. Anche in estetica tentò di conciliare il dualismo del contenuto e della forma, insistendo fra l'altro sul concetto della necessaria individualità della rappresentazione estetica. Le sue opere principali sono: Aesthetik (1859); Die Kunst im Zusammenhang der Kulturentwicklung und die Idee der Menschheit (1863-73); Die sittliche Weltordnung (1877); i Gesammelte Werke, in 14 voll., furono editi a Lipsia (1886-93).
Bibl.: P. v. Lind, M. C., in Zeitschrift f. Philos., CVI (1895), pp. 93-101; W. Christ, in Allg. deutsche Biogr., XLVII, Lipsia 1903, pp. 452-59.