MONTE ALBÁN
. Vasto pianoro a 1449 m. s. m. presso la città di Oaxaca (Messico meridionale), in gran parte occupato da antichi monticoli funerarî, e da rovine di fortificazioni e costruzioni appartenenti alla civiltà precolombiana zapoteca. Era denominato Jucucuy (monte verde) o Danni Dipaa (monte fortificato). I primi scavi del Batry, al principio di questo secolo, diedero abbondante suppellettile litica, cuprea e terrecotte e giadeiti scolpite e incise e posero in luce bellissime stele a figure umane e di animali. Dal 1931, per merito di A. Caso, vennero ripresi gli scavi delle tombe che diedero nuova abbondante suppellettile archeologica (ori, turchesi, giadeiti, cristallo, onice, ambra, ecc.) insieme con ossa umane. Gli scavi e i restauri continuano.
Bibl.: G. V. Callegari, Monte Albán, in Vie d'Italia e dell'America Latina, VIII, 1923, e in L'Illustrazione Italiana, 6 settembre 1933. V. inoltre le voci mixtec; zapotec.