MONACO 1736, Pittore di
Ceramografo attico a figure nere operante circa il 530-520 a. C. Gli vengono assegnate solo due opere, il grandissimo cratere a colonnette di Monaco da cui prende il nome, e un'anfora di Rodi. J. D. Beazley lo riconduce al Pittore di Lysippides, di cui peraltro le delicate strutture corporee risultano tradotte in forme inerti e compatte e apparentemente più arcaiche.
Bibl.: J. D. Beazley, Black-fig., 1956, p. 265.