MOLINO, Antonio da, detto il Burchiella
Attore comico e poeta veneziano del sec. XVI. Durante i viaggi nel Levante, che la sua professione di mercante gl'imponeva, il M. si dilettò della recitazione di commedie, nella quale divenne abilissimo; e commedie continuò a recitare dopo il suo ritorno in patria, dove istituì con l'abruzzese Giovanni Armonio, anch'egli autore e recitatore di commedie, un'accademia di musica. Scrisse un poemetto, I fatti e le prodezze di Manoli Blessi, che è il più notevole esempio della letteratura "stradiotesca", cioè in una lingua ibrida, nella quale in un fondo genericamente veneto si mescolano elementi fonetici dei dialetti istriani e dalmati a elementi fonetici e lessicali provenienti dal greco moderno. Nella stessa lingua il M. scrisse tra l'altro alcune "barzellette" sulla battaglia di Lepanto; in dialetto veneziano, rime tuttora inedite; in italiano un Dialogo over contrasto d'amore (Venezia 1548); infine, dei due personaggi introdotti nel Dialogo piacevole di un greco et di un fachino, uno parla stradiotesco e l'altro bergamasco.
Il poema fu edito prima da L. Dolce (Venezia 1561), che vi premise una lettera di dedica a G. Contarini, importante perché ad essa dobbiamo le più estese notizie che si abbiano sul M.; poi da C. Sathas, in Documents inédits relatifs à l'hist. de la Grèce au moyen âge (VIII, Parigi 1888, pagine 471-541).
Bibl.: B. Gamba, Serie degli scritti impressi in dial. ven., Venezia 1832, p. 79, segg.; C. E. Cicogna, Memoria intorno la vita e gli scritti di M. L. Dolce, in Memorie ist. ven., XI (1863), pp. 103, 136, 156, 160; V. Rossi, Calmo, Torino 1888, pp. xxii-iii. Altre notizie, in Giorn. stor. della lett. it., XIX (1892), p. 450; XXII (1893), p. 381; XL (1902), p. 425.