modulo fisso d’azione
Concetto in uso nell’etologia classica indicante comportamenti innati e stereotipati che vengono attivati in un dato stadio dello sviluppo dell’animale in seguito all’esposizione a un particolare stimolo o una serie di stimoli. I moduli fissi d’azione (fixed action patterns) si manifestano come movimenti e posizioni estremamente costanti da individuo a individuo di una determinata specie, che l’animale assume quando è impegnato in comportamenti funzionali di estrema importanza biologica come, per es., la lotta con un conspecifico, il corteggiamento o la cura della prole. Un certo modulo fisso d’azione viene di solito avviato da uno stimolo ambientale molto specifico (per es., la percezione di un uovo che fuoriesce casualmente dal nido), che è elaborato da un meccanismo innato di scatenamento il quale, a sua volta, recluta i neuroni motori necessari per l’azione finalizzata (l’uccello che recupera l’uovo facendolo rotolare col becco). Nel caso, per es., di una lotta ritualizzata tra maschi per il possesso del territorio o di una femmina, il comportamento o la postura assunta da un individuo è da porre in relazione diretta con la percezione dei movimenti prodotti dall’altro individuo; tra i due conspecifici si stabilisce perciò un pattern coordinato e continuato di comportamenti, per cui ciascuna azione di un individuo evoca un’azione complementare da parte dell’altro. Tali comportamenti stereotipati sono talmente stabili e riconoscibili, e compaiono già completi e perfetti alla prima occasione, che possono essere utilizzati dagli etologi come criterio tassonomico di riconoscimento di una specie. (*)