MIRONE di Tebe
Scultore. La sua firma fu trovata a Pergamo, nel santuario di Atena Poliade, tra quelle degli scultori che eseguirono opere statuarie in bronzo per celebrare le vittorie di Attalo I sui Celti d'Asia e sui Seleucidi: l'artista lavorava dunque nella seconda metà del sec. III a. C. Plinio (Nat. Hist., 36, 32) menziona una "vecchia ebbra" in marmo, ch'era a Smirne, attribuendola al M. più famoso. Il soggetto è più rispondente alla mentalità ellenistica: la figura, seduta al suolo, che tiene in grembo la lagena cinta di edera, conosciuta in due copie romane, si crede oggi che sia quella accennata, e l'autore si ritiene che sia il M. che lavorò a Pergamo, benché parecchi debbano essere stati gli omonimi tra i discendenti del più antico. La statua di Smirne dovette godere d'una vera popolarità, perché fu copiata anche per bottiglie fittili.
Bibl.: M. Bieber, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXXV, Lipsia 1931, pagina 314.