minieolico
minieòlico s. m. – Segmento del comparto industriale orientato alla produzione di impianti con potenza non superiore a 300 kW. La necessità di coprire un'ampia gamma di potenze, tradizionalmente impiegate per soddisfare i consumi di utenze residenziali isolate, è all'origine di questo limite opportunamente conservativo. Secondo lo standard tecnico internazionale IEC 61400-2, il m. si riferisce a impianti con potenze comprese tra 0,5 kW e 100 kW (e più propriamente caratterizzate dal parametro di area di spazzata del rotore, ossia la superficie interessata dal movimento delle pale, con valori compresi tra 2 m e 200 m). Turbine con potenze inferiori a 0,5 kW appartengono al campo del microeolico. Lo sviluppo delle tecnologie di rete consente l'utilizzazione degli impianti m. non esclusivamente per utenze isolate, siano esse residenziali, rurali o artigianali. Il mercato m. è pertanto previsto in crescita su scala mondiale, dai 440 MW (circa 660.000 unità produttive) del 2010 ai 3,8 GW del 2020 di potenza installata totale. Si attende inoltre una maggiore diffusione anche di applicazioni microeoliche per piccole utenze domestiche (in ambito sia urbano sia extraurbano), che oltre a beneficiare, come in genere gli impianti m., di incentivazioni tariffarie (per es. in Italia con il d. m. 6 luglio 2012) possono trovare un vantaggio competitivo nelle prospettive di integrazione architettonica offerte in particolare dalle nuove soluzioni tecnologiche e di design delle turbine ad asse verticale.