mini-
[dall'ingl. mini-, derivato a sua volta dall’agg. lat. mĭnĭmus «piccolissimo», «di dimensioni molto ridotte», superlativo di parvus «piccolo»]. – Confisso moderno passato in italiano dall’inglese, coniato probabilmente anche per influsso del sost. miniature «miniatura». L’uso del confisso è documentato per la prima volta nel s. m. inv. minigolf (1963), ma la sua ampia diffusione è legata alla fortuna incontrata dal s. f. minigonna (miniskirt, 1965), indumento di dimensioni più ridotte di quelle della gonna che veniva indossata abitualmente. Da quest’uso specifico, che sembrava dover rimanere ristretto all’ambito della moda, il confisso si è presto diffuso nella stessa forma grafica anche in altre lingue, con sorprendente capacità di propagazione nei settori più diversi. Il suo valore semantico fa riferimento alle dimensioni molto piccole, alla breve durata, alla scarsa importanza o al numero ridotto di entità considerate, e talvolta si trova in opposizione a maxi-. Tra le formazioni composte più recenti: il s. f. minicapsula «involucro di dimensioni ridottissime»; il s. f. inv. minicar «autovettura utilitaria, di dimensioni e prestazioni ridotte, che può essere guidata anche da chi è in possesso di un patentino per la conduzione di motocicli», preso in prestito dall’ingl.; il s. m. minisindaco «presidente di un Municipio, istituzione amministrativa decentrata che ha sostituito la Circoscrizione»; e il s. m. minisondaggio «sondaggio condotto su un campione statistico numericamente ridotto».