ALAVA, Miguel Ricardo de
ÁLAVA, Miguel Ricardo de - Nacque a Vitoria nel 1781, morì ai Bagni di Barèges nel 1843. Fu uomo di guerra e diplomatico, incline alle idee liberali e riformatrici. Servì prima nella marina, poi nell'esercito. Quando nel 1808 Giuseppe I fu proclamato re di Spagna, don Michele A. si accostò al re intruso, come lo chiamarono gli storici spagnoli. Ma la battaglia della Albuera (maggio 1811) lo indusse a mettersi contro i Francesi. Il 13 agosto 1812, a Madrid, la grande cerimonia della pubblicazione della carta costituzionale redatta dalle Cortes in Cadice fu diretta da lui e dal principe don Carlos, nominato poco prima governatore di Madrid. Per attrarre coloro che tuttavia seguivano la bandiera francese, don Michele de A. emanò in quei giorni un bando in cui li esortava a tornare nell'esercito della patria, se non volevano perdere ogni possibilità di perdono. Questo proclama, approvato con stento dalle Cortes e censurato dagl'intransigenti, per il suo spirito di conciliazione, produsse il suo effetto, e 800 soldati, con molti ufficiali, si presentarono alle autorità spagnole. Essendosi accattivato la stima del Wellington, don Michele de A. fu, dopo la conquista di Vitoria, nominato da lui generale e protetto in ogni occasione. Quando infatti, col ritorno di Ferdinando VII, si sfrenò la reazione antiliberale, e A. fu incarcerato, dov'è la salvezza alle insistenze del Wellington. Allontanato dalla Spagna, con l'ufficio di rappresentante di Ferdinando VII all'Aia, venne richiamato nel 1819, perché sospetto. Nel 1821 si unì al movimento rivoluzionario, e si adoperò a che fosse ristabilita la costituzione di Cadice. Ma nel 1823, dopo il trionfo della monarchia assoluta, don Michele de A. andò in esilio fino a che la regina Cristina non lo richiamò, facendolo Pari del regno (1834), quando, per contrapporsi al pretendente don Carlos, ebbe concesso lo "Statuto Reale". Ma due anni dopo, in mezzo alla guerra civile tra Carlisti e Cristini, e in occasione del pronunziamento che impose al governo spagnolo il ristabilimento effimero della costituzione di Cadice (agosto 1836), don Michele de A. si ritirò dalla politica e dal servizio dello stato.
Bibl.: D. de Areitio, Batalla dada a los franceses en Vitoria, ecc., in Revista vascongada, S. Sebastiano, LV (1906), pp. 209-222.