Unamuno, Miguel de
Scrittore e pensatore spagnolo (Bilbao 1864 - Salamanca 1936). Prof. di letteratura greca nell’univ. di Salamanca, di cui fu più volte rettore, è il maggior rappresentante, con A. Gavinet e B. Pérez Galdòs, degli intellettuali innovatori della ‘generazione del ’98’. Già nei primi saggi En torno al casticismo (1895; trad. it. Essenza della Spagna) attaccò il fanatismo conservatore; la critica dell’isolamento orgoglioso e dell’ostinata fedeltà alla tradizione proseguì nei successivi Ensayos, riuniti da ultimo in sette volumi (1916-18). Ma, partito dalla polemica antitradizionalista e, come più tardi Ortega y Gasset, dall’esigenza di definire il posto della Spagna nell’Europa industrializzata, U. finisce per identificare il ruolo originale della hispanidad nel mantenimento del «senso tragico della vita», cioè nella viva coscienza delle antinomie fondamentali (ragione e fede, vita e intelletto) che il moderno razionalismo non potrà risolvere. Nei Comentarios a la vida de don Quijote y Sancho (1906; trad. it. Commento alla vita di Don Chisciotte) l’avventura dell’eroe è interpretata quale un risultato dell’anelito umano alla sopravvivenza; nelle due opere El sentimiento tragico de la vida en el hombre y en lo pueblos (1913; trad. it. Del sentimento tragico della vita negli uomini e nei popoli) e La agonia del cristianismo (1931; trad. it. L’agonia del cristianesimo) l’idea di Dio è concepita in funzione della immortalità, e la salvezza del mondo è riposta nella volontà di credere; è combattuta ogni forma di morale utilitaria, e si esalta l’angoscia dell’uomo che vuol prevalere contro le leggi naturali. Nei romanzi Paz en la guerra (1897), Niebla (1914; trad. it. Nebbia), Abel Sánchez (1917), ecc., nelle Tres novelas ejemplares (1920; trad. it. Tre novelle esemplari e un prologo) sono presentati i temi fondamentali di tutta l’opera di U.: il sentimento tragico della vita, l’ansia di eternità, il rapporto fra Dio e l’uomo, che riappaiono nuovamente proposti nell’intenso e scarno teatro: Sombras de sueño, Todo un hombre, ecc. Poeta vigoroso e personale, seppe esprimere nelle Poesías (1907), nel Rosario de sonetes líricos (1911), ecc. l’inquietudine, l’amore della terra natale, le emozioni estetiche.