In agronomia, sistema irriguo che prevede piccole portate di adacquamento a basse pressioni. Trova una crescente diffusione per la riduzione, o eliminazione, dell’azione di disfacimento della struttura del terreno, per la riduzione del ristagno e del ruscellamento superficiale, per l’economia di esercizio (ridotto impiego di manodopera e basso consumo di energia). I più diffusi metodi di m. sono quelli a erogazione superficiale e a erogazione sotterranea (o subirrigazione); con i primi si usano gocciolatori con portata di 2-8 l/h che bagnano superficialmente aree di terreno fino a 0,15 m2 (irrigazione a goccia), oppure spruzzatori con portate variabili tra 30 e 700 l/h che bagnano superficialmente aree da 1,5 a 12 m2; l’erogazione sotterranea si effettua con tubazioni interrate porose o forate.